Pochi Swimrunners che hanno fatto gare all’estero, non sanno chi siano Mats Skott e Michael Lemmel.
Sono stati i pionieri della scena scandinava dello sport di endurance fin dai primi anni '90, dove hanno gareggiato per la prima volta nello Ski- Alpinisme, poi hanno creato la coppa svedese nello Ski- Alpinisme prima di diventare il primo team Adventure Racing in Scandinavia. Per 13 anni hanno fatto parte delle migliori squadre del mondo, partecipando a più di 70 prove in tutto il mondo.
Nel 2006 Michael e Mats hanno preso a cuore la folle idea di Anders Malm e Utö Värdshus di correre e nuotare attraverso le isole e trasformarla nell'immensa e intensa corsa di oggi. Grazie alla loro vasta e profonda esperienza di spostare sempre il limite oltre, da subito hanno capito che la “cosa” avrebbe funzionato. Michael e Mats sono i fondatori dello Swimrun. La comprensione dell'anima degli sport di resistenza e la loro vasta conoscenza della gestione degli eventi hanno reso l'esperienza ÖTILLÖ di oggi.
Ho la fortuna di conoscerli personalmente da quando ho cominciato a fare Swimrun (Engadina 2014), con molte gare del loro circuito, ogni volta che ci si vede o ci si siente, è una festa.
Oggi facciamo due chiacchiere con Michael
Di solito inizio le mie interviste chiedendo: come hai conosciuto Swimrun? Ma penso che con te , salterò alla prossima domanda.
In breve, cosa ti ha fatto scegliere Swimrun, qual è stata la scintilla che ha dato il via a questa passione?
“Sono innamorato dell'arte del movimento costante. Il concetto di Swimrun in ci si muove attraverso la natura, senza essere ostacolato da barriere e limiti era avvincente.”
Io dico sempre che lo Swimrun è pura libertà, dove con altri sport ti devi fermare, con lo Swimrun vai oltre, un lago, un fiume, il mare non separano più ma uniscono, abbatti ogni confine geografico e mentale, è così?
“È esattamente questo. Diventi come un fiume che trova sempre la strada per il mare.”
Nel 2006, hai mai pensato che ÖtillÖ sarebbe diventato così oggi?
“Il nostro sogno e il nostro obiettivo con ÖTILLÖ nel 2006 era di renderlo una corsa di fama mondiale, dove le persone venivano da ogni parte del Mondo per far parte della Gara. Ci siamo riusciti. Ma non avevo pensato al fatto che avremmo dato vita ad uno sport completamente nuovo e che ÖTILLÖ sarebbe diventato sinonimo mondiale di questo bellissimo sport.”
Ogni anno una nuova gara, dall'Engadina alla Catalina, e dopo la Catalina?
“Ora, data la nuova situazione con il virus Covid-19, saremo felici di avere qualcosa dopo Catalina. Spero sinceramente che Catalina non sia stata l'ultima gara di quest'anno. Ma nel quadro generale dobbiamo fare le gare in cui abbiamo lavoro. Abbiamo ottimi posti per le nostre gare, ora dobbiamo fale crescere. Quindi, tra qualche anno potremmo vagliare qualche altra possibilità. Ma prima dobbiamo ottimizzare tutte le gare.”
Michael è cuore, passione e…
“Tanti interessi.”
Come trascorri il tuo tempo quando non sei in un campo di gara ÖtillÖ?
“Cerco di passare del tempo all’aperto, ogni giorno. Adoro muovermi nella natura, quindi scelgo di farlo in ogni modo possibile, a seconda della stagione. Sono fortunato, vivo su un'isola collegata alla terra ferma con un ponte, quindi ho il meglio di entrambi i mondi. Amo cucinare, amo leggere e amo stare a casa.”
Chi è lo Swimrunner?
“Chiunque sia disposto a provare.”
Cosa diresti ad un atleta che non ha idea di cosa sia lo Swimrun, per convincerlo a provare?
“Gli chiederei: perché no? Cosa hai da perdere, vieni a provare!”
Cosa senti sulla linea di partenza delle gare che organizzi, quando dai il segnale di partenza?
“Penso di provare molti degli stessi sentimenti dei concorrenti. Penso all’organizzazione, penso se abbiamo fatto tutti i preparativi in maniera corretta, voglio che tutti gareggino in modo intelligente. Per essere al sicuro.”
Ti sei reso conto dello sviluppo e della partecipazione mondiale alle tue gare? È tutta colpa tua!
“No, non sono d'accordo. Mats e io abbiamo acceso un fuoco. Ma senza i partecipanti non ci sarebbero gare e non ci sarebbe nessuna Swimrun.”
Ci siamo incontrati nel 2014 in Engadina, giusto? Da allora, ci vediamo per almeno una gara Otillo all'anno, come consideri gli Swimrunner italiani?
“Adoro l'energia positiva che tu e tutti i tuoi amici portate alle gare. Sempre con il sorriso, ci date sempre molto. Vedo in voi, sempre tanto impegno e tanta passione in quello che fate, e lo fate con tanta energia positiva.”
Per me, per noi, tu e Michael siete fonte di ispirazione. I sorrisi degli atleti rappresentano la nostra motivazione per andare oltre, per superare i nostri limiti. Tu, da cosa sei motivato?
“Per me, l'energia che ricevo dagli atleti mi motiva ad andare oltre, a cercare di migliore sempre. Nella mia vita in generale ottengo motivazione dalla natura e osservo come le persone cerchino di andare oltre i propri limiti. Non sempre i limiti estremi in generale, ma i loro limiti. Mi ispiro agli eventi storici e a ciò che la gente ha sopportato durante i periodi difficili. Sono motivato e ispirato dalle dai sorrisi.”
Noi vi seguiamo, ci segui?
“Sì, certo.”
Cosa ne pensi di Swimrun Cheers?
“Adoro l'idea di prendere spunto dallo Swimrun (fare festa insieme) e renderlo lo scopo di un'attività sportiva impegnativa. E alla fine, brindare con una birra e divertirsi.”
Lo Swimrun in Italia sta crescendo lentamente ma con costanza. Cosa ne pensi?
“Non capisco il timore di provare lo Swimrun, anche in coppia e in gare impegnative. Mi chiedo perché ci sia ancora questa connessione con il Triathlon, con gli eventi da solista su terreni facili, invece di buttarsi nello Swimrun e provare qualcosa di diverso, come solo lo Swimrun è. Anche da voi, ci sono terreni unici per far vivere avventure e percorsi incredibili.”
Sai che ti aspettiamo sempre alla partenza della nostra gara?
“Si, grazie e spero presto di venire. Per noi è il 15 ° anniversario, ma data la situazione attuale, spero davvero di iniziare, sono speranzoso di poter fare una gara.”
Hai qualche aneddoto da raccontare dei tuoi 15 anni da organizzatore ÖTILLÖ?
“Ci sono molte storie belle e divertenti. Un anno alla partenza al suono della pistola, una delle squadre corse direttamente in hotel. Avevano dimenticato gli occhialini da nuoto, quindi andarono a prenderli. Nessuno aveva capito perché andarono in hotel anziché partire con gli altri, tutti pensarono che avessero bisogno di andare alle toilette. Era una delle squadre migliori e dopo la terza nuotata raggiunsero la testa della gara.”